Team INEOS, Egan Bernal rilancia: “Mi piacerebbe correre sia il Giro che il Tour”
Egan Bernal ha già dimostrato di non temere le sfide. A 22 anni ha vinto il Tour de France 2019, risultato anche il primo sudamericano a entrare nell’Albo d’oro nella corsa più prestigiosa del mondo. Lo scalatore di Bogotà non ha certo intenzione di fermarsi e per la prossima stagione ha in mente un’altra sfida, per il momento ancora in cantiere. La stella del Team INEOS vorrebbe infatti, nel 2020, correre sia il Giro d’Italia che il Tour de France, idea che per il momento non ha trovato particolare sponde favorevoli all’interno della sua squadra, che si ritrova a dover conciliare obiettivi e ambizioni di corridori del calibro di Geraint Thomas, Richard Carapaz e appunto di Bernal. Il tutto con l’incognita Chris Froome, alle prese con il recupero dalla tremenda caduta della scorsa primavera.
Bernal, che nel 2019 ha vinto anche il Giro di Svizzera e la Parigi-Nizza, lo dice comunque senza mezzi termini: “Quello che a me piacerebbe sarebbe affrontare il Giro e poi andare al Tour – ha affermato in una intervista rilasciata ad As – Farli entrambi è molto complicato, ma se prendiamo questa decisione avremmo la possibilità di affrontarli bene, anche se è una cosa quasi impossibile”. Il colombiano ribadisce una volta di più la sua voglia di Corsa rosa: “Sono super-entusiasta della possibilità di correre il Giro. È una corsa molto bella, ho vissuto in Italia per due anni, ho tanti amici e il Tour l’ho già affrontato; quindi potrei mettermi alla prova in Italia”.
Il padrone del podio dei Campi Elisi 2019, però, riconosce che in casa Ineos ci sono da incastrare diversi pezzi: “Con la squadra è facile decidere il programma, perché loro tengono in conto l’opinione dei corridori. Non ti porterebbero mai a una corsa dove tu non vuoi andare. E, d’altra parte, bisogna anche tenere in conto i punti di vista degli altri atleti. Ci sono Thomas, Froome e ora Carapaz e tra tutti dovremo arrivare a un calendario ideale in cui trovarci a nostro agio, con le corse e con i ruoli che dovremo sostenere. Ma in squadra c’è molta comunicazione e fino a questo momento non ci sono mai stati problemi, perché con Chris e con Geraint è molto facile parlare”.
Bernal, che la testata sportiva spagnola As ha insignito del Premio América, sottolinea inoltre un aspetto importante in vista del 2020: “Ovviamente proverò a vincere un altro Tour de France, un Giro d’Italia o una Vuelta a España, ma, succeda quel che succeda, io un Tour l’ho già portato a casa e questo nessuno me lo potrà togliere. Al momento so di non avere nessuna pressione”.
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